Dal Sacro Cuore per anello Fosso di Selva Grande-Monte Gorzano

  • 29-05-2021

Descrizione escursione:

Poco più di una settimana e siamo nuovamente qui…

La LAGA…misteriosa, selvaggia e impetuosa, a volte poco apprezzata e altre decisamente osannata! La Laga bisogna accettarla così com’è, in ogni suo aspetto positivo o negativo che sia. I monti della Laga in ogni stagione regalano emozioni pure. Qui noi le abbiamo cercate e trovate in una zona di grande interesse dove vivere certi ambienti è solo simbolo di ammirazione per le montagne. Oggi un quartetto di amici e grandi appassionati ha realizzato un anello toccando tre cime sopra i duemila metri, nonché la vetta più elevata del parco e della regione Lazio. Solito approccio e soliti orari mattutini, dove al nostro punto di attacco non abbiamo trovato altre macchine al di fuori della nostra. Il parcheggio del Sacro Cuore Mt. 1384 s.l.m. avvolto nella consueta atmosfera di pace e tranquillità ci carica di sensazioni positive. Qui partiamo decisi e saliamo per il sentiero Cai N° 300 fino al bivio del Monte Gorzano Mt. 2458 s.l.m. ( Dal Sacro Cuore per anello Monte Gorzano-La Cipollara-Laghetta Nord) che sarà il nostro punto di incrocio finale dopo aver chiuso il lungo anello. Proseguiamo diretti salendo il sentiero Cai N° 337 che ci condurrà fino alla Sella della Solagna. Qui entriamo in un mondo fantastico caratterizzato dal vero spirito del laghismo (come molti appassionati definisco). Il Fosso di Selva Grande offre uno spettacolo mai visto in altri luoghi. Cascate, scivoli d’acqua, il contrasto tra il verde e il bianco, lasciato dai residui di neve invernale, formano degli scenari che solo questi posti sanno offrire. Saliamo con stupore osservando, quanto possibile, ogni angolo di questo sublime fosso. Prima l’imponente slargo del fosso del Gorzano sulla destra orografica, dove incastonata e nascosta risiede l’imponente Cascata Grande, poi successivamente la salita diretta in vetta dalla cresta di Balzi Classette. Salendo ancora la visione del Fosso della Pacina con la relativa cascata, anch’essa in piena forma. La primavera su certi angoli di paradiso mostra il suo lato migliore e lascia in noi, ad ogni passo, riflessione e meraviglia. Osservando e godendo ogni suo particolare, continuiamo salendo ancora il sentiero N° 337. La cresta è ormai vicina e la sella della Solagna ci mostrerà gli altri versanti e numerosi aspetti della Laga. Arrivati sulla dorsale, che segna la fine del 337 e l’incastro con il concatenamento delle linee montuose e l’inizio del lunghissimo sentiero Cai N° 301, restiamo fermi sempre ad ammirare. Qui le alte vette ci sovrastano…Pizzo di Moscio, Cima Lepri, in lontananza La Macera della Morte (unica vetta marchigiana della catena), sono lì e ci attendono. Quasi ci chiamano, invitandoci per ammirarle da vicino. Noi abbiamo già deciso e la via disegnata ci condurrà verso il Pelone Meridionale Mt. 2259 s.l.m. prima e il Monte Spaccato Mt. 2283 s.l.m. poi, per concludere l’ascesa verso il Monte Gorzano. Ripreso il cammino tocchiamo rapidamente le due cime di transizione, ammirando anche qui le sottostanti valli sia a destra (Pratura Grande, La Fiumata e il Fosso del Tordino) che a sinistra (Fosso di Selva Grande (via di salita)), continuando a godere dello spettacolo che ci offrono. Ora alla base dell’imponente Gorzano, iniziamo la salita finale che ci condurrà in vetta. Da qui l’incrocio dei due sentieri, il 301 con il 365 che sale dagli stazzi del Gorzano che impegneremo scendendo. Il dislivello finale non è eccessivo ma dato che la distanza è breve la pendenza aumenta decisamente. Ultimi sforzi e siamo in vetta. Non è la prima e non sarà neanche l’ultima volta che salire sulla sommità laziale, ma in ogni occasione rimaniamo affascinati. Le vedute sulla valle delle cento fonti ( Da Cesacastina per la Valle delle Cento Fonti fino a Cima della Laghetta ), la lunga cresta che attraversa le tre cime della Laghetta ( Da Campotosto a Cima della Laghetta Sud ), fino alla parte più meridionale del parco, ci regalano allunghi infiniti ai nostri occhi. L’ascesa è finita e dopo aver riposato, mangiato il solito pasto di montagna, iniziamo la discesa. Qui la via è ben segnata e il sentiero Cai N° 365 ci riporterà con un paio d’ore scarse al parcheggio del Sacro Cuore per concludere un anello in pieno stile Laga. Stupore, ammirazione e bellezza per questi luoghi, in un parco così vasto come quello del Gran Sasso-Monti della Laga dove tali montagne hanno di certo minore importanza e meno considerazione, rispetto alle attenzioni primarie rivolte espressamente per il “Big Stone”. Continuiamo ad apprezzare e contribuire, anche minimamente, alla riqualificazione dei sentieri e dei segnavia sia fisicamente che digitalmente da parte del Cai di Amatrice che operando con dedizione e professionalità sta formando una rete fondamentale per valorizzare ulteriormente questo territorio. CHAPEAU!!!

Dal Sacro Cuore per anello Fosso di Selva Grande-Monte Gorzano (Earth)
Dal Sacro Cuore per anello Fosso di Selva Grande-Monte Gorzano (Earth)
Dal Sacro Cuore per anello Fosso di Selva Grande-Monte Gorzano
Dal Sacro Cuore per anello Fosso di Selva Grande-Monte Gorzano

Dati escursione:

Traccia Gps tramite Wikiloc: Dal Sacro Cuore per anello Fosso di Selva Grande-Monte Gorzano

Punto di inizio escursione:

  • Lunghezza complessiva: Km 18.5
  • Tempo di percorrenza: 7 ore
  • Quota partenza: Mt 1384
  • Quota Arrivo: Mt 2458
  • Grado escursione: E
  • Dislivello Salita: Mt 1586
  • Dislivello Discesa: Mt 1485
  • Previsione meteo: Cielo in prevalenza sereno con temperature del periodo. Vento nei pressi di Sella della Solagna.

Foto

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