Da San Martino sul Peschio Palombo per anello Cima Lepri

  • 16-10-2022

Descrizione escursione:

Abbiamo sempre più la consapevolezza che andando in montagna possiamo renderci conto come la cosa migliore per il nostro essere umani è proprio quella di godere delle proprie passioni. “Diverse” o uguali, facili o complesse che siano, vissute nel giusto modo ci rendono “diversi”, di certo migliori, aprendoci anima e corpo per farsi’ che la vita stessa possa essere vissuta come meglio crediamo e affrontare le difficoltà con occhi “diversi”. In fondo la diversità delle situazioni caratterizza le persone e proprio per questo, come il detto vuol ricordarci…Si, non siamo tutti uguali, ma “diversi” gl’uni da gli altri! I monti della Laga sono proprio così e in ogni stagione mutano forma e caratteristiche, essendo “diversi” ogni qual volta torniamo ad ammirarli. Proprio più di altri complessi montuosi, la Laga, cambia il suo aspetto in maniera considerevole ed è difficile scegliere quale sia il suo abito migliore. D’inverno la neve arrotonda le sue alte cime, rendendo soffice ed ovattato ogni minimo particolare e far nascere quel mondo fatato tipico delle più incantevoli fiabe. La primavera offre energia e forza in ogni sua forma e i colori di un verde acceso migliorano i suoi paesaggi legati dal rumore impetuoso delle sue infinite cascate e dei corsi d’acqua che manifestano un risveglio dopo il lungo sonno invernale fatto di freddo e ghiaccio. L’estate crea riparo per i pascoli e la sua particolare quieta trasuda dalla tranquillità del silenzio. Infine la stagione autunnale che regala ai nostri occhi un mix di colori boschivi che mutano di giorno in giorno, offrendo uno spettacolo dove perdersi con lo sguardo risulta alquanto semplice. I monti della Laga, difficili da descrivere, ma affascinanti da visitare. Oggi siamo tornati a godere della stagione più colorata, ammirando il continuo cambiamento  che gli alberi sanno offrire e regalandoci una splendida salita verso la seconda cima più alta del gruppo. Cima Lepri Mt. 2445 s.l.m. Parcheggiamo l’auto davanti la piccola chiesa di San Martino Mt.1150 s.l.m. e ci viene spontaneo buttare l’occhio sul suo stato di completo abbandono, oramai da diversi anni. Di certo dal maggio dello scorso anno ( Da San Martino per anello Sentiero Italia 300I ) la situazione non è cambiata tanto e forse non cambierà per altro tempo ancora, con la speranza che tale pensiero possa essere quanto prima contraddetto. L’aria è pienamente autunnale e il sole, ancora coperto dalle montagne, non ci da quel giusto tepore per partire già in temperatura. Non siamo soli, infatti a farci compagnia fin da subito troviamo un simpatico esemplare di pastore abruzzese che muore dalla voglia di trascorrere in nostra compagnia la giornata. Quindi insieme al nostro amico a quattro zampe, iniziamo a camminare per il sentiero Cai N°300. Dopo pochi km abbandoniamo il classico 300 per iniziare la vera salita sul Peschio Palombo tramite il sentiero Cai N°370.Il Peschio Palombo è uno dei posti più significativi della Laga e il suo crinale risale con forza verso la vetta di Cima Lepri. La cresta si snoda inizialmente a ridosso di radure boschive e ampi prati nei pressi della sorgente del Moro e del Colle di Voceto. Transitiamo a Colle San Giovanni, che delimita il tratto più comodo del percorso. Da qui in poi la via si erge sulla parte alta della cresta tra passaggi più delicati su di un fondo di viva arenaria. Gli scenari che ci troviamo di fronte e soprattutto ai lati sono magnifici e gli sguardi si perdono nella loro ampiezza, rimanendo decisamente colpiti. Pizzo di Sevo incombe su di noi verso Nord con la sua asperità e anche lui pieno colori autunnali. Il Peschio Palombo ci conduce, con tre ore circa, fin sotto la cima che si apre a noi con uno stupendo affaccio sulla catena del Gran Sasso, avvolta da una leggera coltre di nubi che rendono le nostre foto piuttosto inusuali. Rimaniamo qualche istante avvolti dal gradevole calore di un giusto sole e consumiamo il nostro solito pasto, prima di intraprendere la discesa. Sempre seguiti da vicino dal nostro fidato quadrupede, iniziamo la discesa sul sentiero Cai N°301 che rapidamente ci conduce sul vado di “Annibale” ( Da Macchie Piane a Pizzo di Sevo ), da dove codiamo di altri nuovi affacci offerti gratuitamente da questo magnifico parco. Continuiamo a scendere tramite il sentiero Cai N°366 che attraversa Fonte Ranna e successivamente solca la dorsale del “Cavallo di Voceto”. Anche qui, tra questi slarghi, l’autunno si fa notare prepotentemente. I colori del bosco ad una quota più bassa riescono a mescolarsi in un tripudio che ci rende grati di poterlo ammirare così da vicino. Tra una foto e l’altra continuiamo la nostra discesa senza dimenticare di essere sempre in un ambiente di montagna, dove attenzione e prudenza giocano un ruolo fondamentale fino all’ultimo passo. Siamo quasi alla fine della nostra escursione e prendendo l’ultimo bivio con il sentiero Cai N°370A, torniamo finalmente in vista della chiesa di San Martino e della nostra auto. Anche oggi la nostra giornata tra i monti è stata gratificante e soprattutto remunerativa a livello di pace e tranquillità, ammirando uno dei luoghi simbolo della laga: Il Peschio Palombo!

Da San Martino sul Peschio Palombo per anello Cima Lepri (Earth)
Da San Martino sul Peschio Palombo per anello Cima Lepri (Earth)
Da San Martino sul Peschio Palombo per anello Cima Lepri
Da San Martino sul Peschio Palombo per anello Cima Lepri

Dati escursione:

Traccia Gps tramite Wikiloc: Da San Martino sul Peschio Palombo per anello Cima Lepri 

Punto di inizio escursione:

  • Lunghezza complessiva: 13.8 Km 
  • Tempo di percorrenza: 6 ore
  • Quota partenza: Mt 1131
  • Quota Arrivo: Mt 2445
  • Grado escursione: EE
  • Dislivello Salita: Mt 1300
  • Dislivello Discesa: Mt 1300
  • Previsione meteo: Cielo in prevalenza sereno con temperature nella media stagionale.

Foto

Logo PNG