Da SP (Forca di Presta) per anello Canale “Diretto alla Vetta” – Monte Vettore

  • 13-03-2022

Descrizione escursione:

La storia lascia ricordi, esperienza, forti considerazioni e anche ripetizioni di alcune vie alpinistiche più o meno significative. I Monti Sibillini sono in noi da sempre e più che in altre montagne ci rispecchiamo e troviamo in loro sempre nuovi stimoli e imprese leggendarie. Oggi proprio tra le loro pareti scoscese e i rocciosi bastioni del versante Sud/Est siamo andati a trovare un po’ di storia dell’alpinismo ascolano. Qui su questo versante così ostico molti dei più forti alpinisti del piceno hanno aperto vie di rilievo e salito e disceso canali e incisi per colmare la loro grande passione legata a questi monti. Nomi come M. Florio, G. Fanesi e T. Cantalamessa, ma tanti altri ancora, hanno dedicato tutto il loro spirito e abnegazione per scrivere le pagine di questa storia che si tramandano ormai di generazioni, in generazioni. In questa domenica di quasi primavera abbiamo raccolto la sfida di noi stessi cercando di salire il “Canale Diretto alla Vetta” sul monte Vettore che spicca in ogni occasione forte e maestoso più di ogni altra cima. Il versante Sud/Est merita rispetto e attenzione e i suoi canali in inverno sono percorribili sia a salire che a scendere in base alle condizioni della neve. La via sale direttamente dalla strada che conduce al valico di Forca di Presta Mt. 1536 s.l.m. Lasciata l’auto sul grande slargo posto ai piedi del canale dei “Mezzi Litri” ( Da Forca di Presta allo Zilioli per i “Mezzi Litri” ) prendiamo il sentiero dei “Mietitori” che coincide con il tratto del “GAS” (Tappa N°7) per andare ad intercettare la zona migliore per la risalita della prima parte della via. Queste vie alpinistiche non sono identificate e di conseguenza non tracciate su carta digitale, perché essendo tali non rientrano negli standard escursionistici più comuni. Il sentiero nella sua prima parte risulta essere molto comodo e facile da intercettare e senza problemi arriviamo alla Fonte delle Cacere. Proseguendo più avanti iniziamo prendendo un fuori sentiero piuttosto semplice da dove iniziare la nostra salita. Purtroppo in questa prima fase la neve non è nelle migliori condizioni e fino a quota 1460 Mt. s.l.m. fatichiamo per avanzare e i nostri passi non sono dei migliori. Usciti fuori dalle asperità iniziali, alzando lo sguardo al cielo ci troviamo di fronte il muro delle pareti di questo versante e il relativo canale da risalire. La parete incombente sembra chiamarci e attende da noi la giusta risposta. Indossati i ramponi e prese le doppie “picche” in mano, iniziamo la salita. La via non è proprio intuitiva e un primo salto roccioso ci fa ragionare sul da farsi. Nella parte bassa lo scoglio è piuttosto magro e le difficoltà sarebbero eccessive e prendere inutili rischi non ci sembra il caso. Aggiriamo con facilità il salto e ci immettiamo nella piccola strettoia iniziale dove la consistenza della neve aumenta sensibilmente e di conseguenza il gioco comincia a piacerci. L’ambiente è superlativo e solo noi siamo ad ammirare questa porzione di parco. Oggi la parete Sud/Est è tutta nostra, nessuno che disturba la nostra ascesa. Le difficoltà tecniche non sono eccessive e le pendenze non superano mai i 55° di inclinazione. Saliamo cercando la linea ideale e facendo molta attenzione a schivare le continue rocce che vengono giù a modi proiettile. Infatti il maggior pericolo di certi ambienti è dovuto proprio dall’interminabile scariche di pietre e sassi, che con l’innalzarsi delle temperature e lo scioglimento del ghiaccio, perdono di consistenza e si staccano dalle rocce portanti. La difficoltà tecnica e il fattore di AD- è proprio dovuto a queste particolarità e non solo alla pendenza del canale stesso. L’ambiente severo ci regala comunque forti emozioni e senza trattenerci continuiamo a salire. Il sole ormai è alto e siamo oltre la metà del canale. Qui la parte alta è meno difficoltosa e soprattutto meno ostica, dato che la via tende ad allargarsi in maniera naturale e le pendenze diminuiscono. Purtroppo la neve ci abbandona in consistenza e i nostri passi risultano diventare più lenti e soprattutto più pesanti. Le ultime fasi della risalita ci mettono a dura prova. Decidiamo di prendere la variante di destra, posta subito dopo un’evidente fascia rocciosa, alla base di una piccola cresta sovrastante, per uscire più alti di quota. Infatti la scelta risulterà migliore. Da qui in poi è tutto a vista e la via termina facilmente poco prima della vetta, intersecando il sentiero Cai N° 101 che sale direttamente dal rifugio Zilioli. Ultimi sforzi e siamo in cima, culminando la nostra ascesa sulla sommità a noi così tanto cara…il Monte Vettore Mt. 2476 s.l.m. Le difficoltà di quest’impresa sono molteplici e di grande entità. Dal grande dislivello a salire, alla consistenza del manto nevoso, all’ambiente impervio e poco “rassicurante”. Dopo la meritata pausa allo Zilioli in compagnia di altri appassionati, ammirando sempre e ogni volta tali scenari, decidiamo di iniziare la discesa seguendo la via di tanti scialpinistici, ovvero il sentiero dei “Mezzi Litri”. Con facilità e senza grossi problemi dopo due ore scarse dallo Zilioli siamo alla macchina. Per concludere possiamo dire che l’emozioni legate alla storia, immerse nel contesto di questo versante, ci hanno regalato un’altra giornata da incorniciare e che ricorderemo sempre come una via alpinistica di grande impatto che ci ha visto seguire le orme dei più forti alpinisti della nostra città e quindi almeno per una volta ci siamo legati, in qualche modo, a loro. 

Da SP (Forca di Presta) per anello Canale "Diretto alla Vetta" - Monte Vettore (Earth)
Da SP (Forca di Presta) per anello Canale “Diretto alla Vetta” – Monte Vettore (Earth)
Da SP (Forca di Presta) per anello Canale "Diretto alla Vetta" - Monte Vettore
Da SP (Forca di Presta) per anello Canale “Diretto alla Vetta” – Monte Vettore

Attrezzatura e Difficoltà:

Escursione invernale con condizioni della neve non ottimali e pendii di 50°/55° (AD-) da impegnare con cautela. Manto nevoso portante solo sulla parte centrale del canale. Parte alta delicata con cornici verso l’uscita.

Ramponi – Piccozza – Casco – Corda per eventuale conserva – Materiale alpinistico di base

Dati escursione:

Traccia Gps tramite Wikiloc: Da SP (Forca di Presta) per anello Canale “Diretto alla Vetta” – Monte Vettore

Punto di inizio escursione:

  • Lunghezza complessiva: 7.8 Km 
  • Tempo di percorrenza: 7 ore
  • Quota partenza: Mt 1341
  • Quota Arrivo: Mt 2476
  • Grado escursione: EEAi
  • Dislivello Salita: Mt 1350
  • Dislivello Discesa: Mt 1350
  • Previsione meteo: Cielo terso e assenza di vento per l’intera escursione.

Foto

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