Da Campo Imperatore al Monte Aquila

  • 08-04-2018

Descrizione escursione:

Le giornate che ti rapiscono e che allo stesso tempo ti fanno desistere e tornare indietro. Oggi proprio questa situazione ci ha visti incastonati tra lo spettacolo e la consapevolezza che tutto ciò non era fattibile. In montagna, come nella vita, ci sono momenti dove devi misurare i passi e saper desistere senza oltrepassare il limite. Qui nel contesto più alpinistico degli appennini abbiamo provato la maestosità del Gran Sasso in ambiente innevato, ma nel contempo una realtà alpinistica non idonea per completare ciò che ci avevamo prefissato. Partiti da Fonte Cerreto con la cabinovia che ci ha condotti al Campo Imperatore, abbiamo ammirato lo scenario di tale contesto dai finestrini e subito lo spettacolo della montagna ci ha coinvolti sempre più, con la voglia oltre il consentito. Alessio alla sua prima salita “meccanica” verso la piana ha portato la sua esaltazione ancora più in alto della nostra. In effetti la prima volta in “inverno” su certi contesti farebbe esaltare chiunque, anche chi non affronta certe salite. Arrivati alla piana, puntiamo senza indugiare il rifugio Duca d’Abruzzi seguendo la linea che combacia con il sentiero estivo, nonché tratto del SI, il Cai N° 200 che sale da Santo Stefano di Sassanio. Con rapidità siamo al Duca d’Abruzzi Mt. 2388 s.l.m. e qui la speciale visione del contesto montuoso ci rapisce per alcuni istanti. La montagna più grandiosa degli appennini non delude le nostre aspettative. Siamo ad ammirare in “inverno” tali scenari che con il manto bianco creano una visione totalmente diversa rispetto alle altre stagioni. L’impatto sul Corno Grande è devastante, con le linee alpinistiche invernali ben chiare e la voglia di provare a salire in cima che cresce ad ogni nostro passo. Continuiamo per la cresta salendo anche la prima cima over duemila. L’Anticima Nord-Est del Portella o Picco Confalonieri Mt. 2422 s.l.m. ci abbraccia senza difficoltà e dopo la consueta foto di rito, continuiamo in cresta fino alla sella del Monte Aquila Mt. 2335 s.l.m. Ora la via è naturale e spontanea e facendo molta attenzione agli enormi terrazzi di neve che potrebbero staccarsi senza alcuna possibilità di arresto, saliamo verso la nostra seconda meta di giornata. Con due ore scarse dall’inizio della nostra escursione siamo in vetta al Monte Aquila Mt. 2494 s.l.m. La giornata meriterebbe infinite pause e continui elogi per quanto essa riesce a regalarci e coinvolgerci sempre più. I nostri occhi si perdono nell’immensità di questo grande scenario montuoso. Con grande libertà e voglia infinita prendiamo la nostra decisione. Punteremo verso la vetta Occidentale del Corno Grande. Salendo di quota prendiamo di mira il riferimento principale per la vetta seguendo un linea immaginaria del sentiero Cai N° 104 verso il “Sassone” e successivamente intraprende la “Direttissima” che sale in cima. Per il rientro, seguire il canale “Bissolati” dove la minor pendenza facilita la discesa. La via ad anello è una classica per toccare la cima più elevata dell’appennino e anche, con la giusta preparazione tecnica e fisica (Alessio è un’eccezione per un bambino) la più gettonata. Qui la nostra euforia si trasforma in delusione… Salendo di quota la neve perde continuamente di consistenza e risulta non essere trasformata a dovere. Escursione termica importante, dove proprio in certe zone e certi versanti, è causa di tali fenomeni sul manto nevoso. Proviamo con testardaggine ad arrivare almeno al “Sassone” e ciò ci riesce e ci appaga quel minimo per gustarci almeno un lieto pasto al sole. Comunque con tale neve e la temperatura in costante aumento è stata la decisione migliore. Il gioco non vale la candela, si diceva una volta! Oggi abbiamo saggiamente seguito questo vecchio detto popolare, per non rischiare oltre misura. Con qualche scatto, la voglia immensa di tornare e la passione che non ci abbandona mai, iniziamo la discesa seguendo la via che liberamente ci riconduce al rifugio Duca d’Abruzzi e da lì nuovamente al parcheggio. Nel complesso la giornata risulta essere sempre positiva, perché goduta tra le montagne e nel Gran Sasso d’Italia dove ogni alpinista, escursionista ritrova se stesso e il contatto con un contesto importante. Per il giovane alpinista forse è stato meglio così, dato che il saper rinunciare aiuta a crescere e a saper valutare i rischi e prendere le dovute precauzioni per affrontare nuove e decisive ascese.  

Da Campo Imperatore al Monte Aquila (Earth)
Da Campo Imperatore al Monte Aquila (Earth)
Da Campo Imperatore al Monte Aquila
Da Campo Imperatore al Monte Aquila

Dati escursione:

Traccia Gps tramite Wikiloc: Da Campo Imperatore al Monte Aquila

Punto di inizio escursione:

  • Lunghezza complessiva: 8.2 Km 
  • Tempo di percorrenza: 5/6 ore
  • Quota partenza: Mt 2128
  • Quota Arrivo: Mt 2494
  • Grado escursione: EEAi
  • Dislivello Salita: Mt 526
  • Dislivello Discesa: Mt 532
  • Previsione meteo: Cielo terso e temperatura stabile con assenza di vento. Neve non trasformata e forte escursione termica nella ore centrali della mattinata.

Foto

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