Da SP 477 (Castelluccio) per anello Canale San Benedetto

    • 20-02-2022

Descrizione escursione:

L’inverno fatto di giornate importanti, grandi imprese, ma anche di piccoli desideri da colmare. Qui, sempre tra le nostre montagne amiche, abbiamo trovato qualcosa che ci mancava. Da tempo volevamo vedere da vicino l’altro canale dello scoglio delle Aquile sul versante ovest, sul famoso cordone del Vettore: Il Canale San Benedetto. ( Da SP 477 (Castelluccio) per Canale delle Aquile anello Monte Vettore ). In molti questa stagione hanno affrontato questo splendido itinerario e quindi anche noi volevamo giocare questa partita con le giuste carte e senza lasciare nulla al caso. Pianifichiamo a dovere il giro, controllando attentamente il meteo per non trovarci in condizioni pessime in cresta, dove spesso i forti venti ostacolano il proseguo dell’escursione. Un po’ di incertezza c’è e infatti arrivati al valico di Forca di Presta notiamo una fitta nebbia su tutta la piana di Castelluccio di Norcia. Comunque siamo fiduciosi e ostentiamo ad una forte inversione termica e un discreto campo di alta pressione a schiacciare le nubi. Parcheggiamo l’auto direttamente sulla strada, due tornati dopo il piccolo parcheggio di Valle Santa, perpendicolarmente allo Scoglio dell’Aquila. Ci prepariamo a dovere e con lo sguardo rivolto verso l’alto a scrutare nei minimi particolari il canale da affrontare, partiamo decisi. Oggi siamo in quattro, convinti e decisi per sviluppare un’altra magnifica giornata di montagna. Il più giovane del gruppo oggi non è Alessio (fermo a casa per impegni scolastici), ma Alessandro, che ancora neofita dell’alpinismo, muove nuovi passi verso il desiderio di alta montagna e convinto che la strada intrapresa è quella delle grandi imprese che generano grandi soddisfazioni. In quattro per una salita sviluppata in conserva per garantire tranquillità e sicurezza. Il canale San Benedetto si trova salendo a sinistra dello Scoglio e culmina proprio in cresta di quest’ultimo. Con decisione iniziamo a risalire la lingua di neve che punta facilmente verso l’attacco del canale. La neve risulta essere buona e trasformata a dovere. Indossiamo fin da subito i ramponi per salire rapidi e sicuri. Qui il dislivello risulta essere importante e con meno di due chilometri di salita ne accumuliamo quasi 800 Mt. Arrivati all’attacco ci prendiamo una piccola pausa, con il sole in faccia e le nebbie ferme sulla piana come da previsione. Ora è il momento di fare un po’ d’alpinismo…Ci leghiamo in conserva e indossati tutti i materiali necessari, iniziamo a salire verso il canale vero e proprio. Oggi per fare sicura proveremo dei nuovi fittoni che Stefano, in maniera maniacale, ha preparato, studiando nei minimi dettagli la struttura del dispositivo di protezione. Il fittone da 50 Cm. è fondamentale in condizioni di neve trasformata, ma non del tutto ghiacciata, dove si vuole progredire in sicurezza senza dover attrezzare punti a parete. La soluzione risulterà vincente! Piazziamo il primo al centro della prima strettoia e notiamo con felicità che la tenuta è ottima e il cordino di “Kevlar” completa al meglio la nostra prima protezione. La via risulta molto suggestiva e d’ambiente e godiamo pienamente la salita proseguendo con tranquillità e in massima sicurezza. Lungo la via, troviamo anche un vecchio chiodo con cordino che sfruttiamo come protezione supplementare. La neve è discreta, ma cerchiamo un po’ di compattezza nei punti più ostici e vicino alla roccia, dove si annida sempre più ghiaccio. Qui le protezione a fittoni entrano profondamente e la tenuta aumenta di molto, garantendo ancora di più sicurezza nel salire. Il canale sviluppa una lunghezza breve (500 Mt.) con pendenze che si aggirano attorno ai 50°/55°, ma ripaga pienamente degli sforzi del lungo avvicinamento. L’uscita è forse la parte migliore dell’itinerario, con un bel passaggio in cresta sopra lo Scoglio stesso che regala dei stupendi affacci sulla parte alta di Cima Lago e il cordone del Vettore. Da qui la via risulta essere naturale e senza grosse difficoltà giungiamo verso le alte creste sibilliniche. Restiamo fermi qualche istante ad ammirare dietro di noi il cammino intrapreso e decidiamo di proseguire l’itinerario come prefissato. L’obiettivo è quello di scendere al Rifugio Zilioli Mt. 2240 s.l.m. e goderci un meritato pasto al caldo del flebile sole di febbraio. La via è pressoché scontata e salita anche la Cima di Prato Pulito Mt. 2373 s.l.m. scendiamo finalmente verso il rifugio. Anche se transitiamo da anni su queste cime e in quest’angolo di paradiso montano, non smetteremo mai di identificarlo come la parte più bella dell’intero parco dei monti Sibillini. In esso noi ci ritroviamo e in esso ricordiamo molti momenti trascorsi. Qui tra il monte Vettore e l’anfiteatro del Lago di Pilato, con la cresta del Redentore che sovrasta l’intera porzione di tale zona, si nascondono tutti i nostri primi ricordi sui Sibillini. Qui siamo legati e qui continueremo la nostra storia. Arrivati allo Zilioli, ancora in buono stato dal punto di vista della pulizia, mangiamo un boccone e ci liberiamo di tutta l’attrezzatura alpinistica. La discesa ora è un gioco semplice. Tramite il sentiero Cai N°101 scendiamo in direzione Forca di Presta e giunti nei pressi dell’uscita di Valle Santa, proseguiamo senza esitare e con rapidità ritorniamo sulla strada SP 477. Qui con un po’ di asfalto sotto i piedi siamo nuovamente alla macchina, per chiudere un anello di grande soddisfazione e buon allenamento. I Sibillini regalano sempre emozioni e noi in essi ci riconosciamo come alpinisti, escursionisti e semplici appassionati di montagna.

Da SP 477 (Castelluccio) per anello Canale San Benedetto (Earth)
Da SP 477 (Castelluccio) per anello Canale San Benedetto (Earth)
Da SP 477 (Castelluccio) per anello Canale San Benedetto
Da SP 477 (Castelluccio) per anello Canale San Benedetto

Attrezzatura e Difficoltà:

Escursione invernale con condizioni della neve ottimali e pendii di 50°/55° (PD) da impegnare con cautela. Manto nevoso stabile e consistente/compatto fin dai primi passi e traversi agibili fino in vetta.

Ramponi – Piccozza – Casco – Materiale alpinistico di base

Dati escursione:

Traccia Gps tramite Wikiloc: Da SP 477 (Castelluccio) per anello Canale San Benedetto

Punto di inizio escursione:

  • Lunghezza complessiva: 8.8 Km 
  • Tempo di percorrenza: 7 ore
  • Quota partenza: Mt 1341
  • Quota Arrivo: Mt 2422
  • Grado escursione: EEAi
  • Dislivello Salita: Mt 1113
  • Dislivello Discesa: Mt 1123
  • Previsione meteo: Cielo terso e nebbia sotto i 1600 mt di altitudine.

Foto

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