Da Capanna Ghezzi per anello Cima di Palazzo Borghese – Monte Argentella

  • 13-12-2020

Descrizione escursione:

…in quest’anno così complesso e articolato, fatto di incertezze, difficoltà, malumori, morte e inesperienza, ci siamo legati al concetto di unione più che in altri momenti. L’inadempienza delle situazioni ci ha fatto riflettere pensare e osservare come infinitamente siamo minuscoli nel difficile equilibrio della vita, dove uomini e donne lottano per la sopravvivenza contro un nemico invisibile. Questa pandemia che incornicia il XXI secolo, segna più che mai il destino di tutti. Stiamo affrontando con difficoltà, ma con immensa speranza, tale “catastrofe” cercando scampoli di felicità con linfa vitale pari ad ossigeno per i nostri polmoni. Noi, in pochi attimi, osserviamo le nostre passioni e tra le montagne abbiamo cercato e trovato la speranza per non abbatterci. Amicizia e passione comune, uguale speranza e voglia di continuare… Oggi ci troviamo sui nostri monti, ovvero quelli più legati storicamente a tutti noi. I Sibillini in veste invernale, tra incisi, canali, cascate di ghiacci e lunghi pendii da sciare. Versante occidentale della catena, sulla immensa piana di Castelluccio di Norcia, abbiamo infulcrato la nostra escursione, facile ma non proprio banale e allo stesso tempo molto affascinante. Verso capanna Ghezzi alle prime ore dell’alba, dove lungo la piana la nebbia avvolge il tutto come nei mitici racconti di RE Artù…qui come ad “Avalon”, in un’atmosfera surreale catapultati in una leggenda, dove la magia è fatta solo di passione. Il sentiero che prendiamo è il N°553 fino alla capanna e successivamente il N°555 (antica strada Imperiale) ci condurrà fino a sotto il passo di Sasso Borghese Mt. 2052 s.l.m. Saliamo con tranquillità, voltandoci ripetutamente ad ammirare lo spettacolo di certi luoghi che con il mutare del clima, il trascorrere dei minuti e il sorgere del sole, ci rende sempre più schiavi della bellezza che ci circonda. Occhi, sguardi, odori, rumori e sensazioni sono amplificati da questo luogo magico. Forse le tante leggende che ruotano attorno a questi monti si legano al cospetto di loro stessi, per da vita proprio a tutti i vari personaggi fatati che popolavano queste terre. “ET MAGICAE LEGENDA SIBILLINI”. Continuando a salire il manto nevoso si fa più alto e la giornata si preannuncia non facile dal punto di vista escursionistico. I passi si fanno più pesanti e sprofondiamo sempre più. Guadagniamo il traverso prima del valico del passo per agevolare il nostro cammino. Qui indossiamo i ramponi per viaggiare più tranquilli e rapidi, anche se oggi le condizioni di ghiaccio sono decisamente lontane dal nostro standard abituale. Un paio d’ore e siamo sull’inciso del passo e consumata un calda tisana, decidiamo di salire repentinamente in vetta a Cima di Palazzo Borghese Mt. 2145 s.l.m. Iniziamo a prendere quota, ma oggi le condizioni dei rilievi sono poco remunerative. La neve anche oltre i duemila non si è trasformata e con fatica ma caparbietà, tocchiamo la vetta. Impalati da un vento di cresta, ammiriamo ugualmente lo scenario che ci circonda. Anche da questa prospettiva lo spettacolo dei Sibillini ci lascia senza fiato. La neve rende tutto ciò amplificato di svariati decibel come in un assordante concerto rock, ma questo per noi è puro entusiasmo. Scendiamo in direzione Nord tenendoci più vicini alla valle sotto il Sasso Borghese. La base del Sasso è ovattata e solo i nostri passi tagliano il manto nevoso. Da qui decidiamo di salire verso la cima l’Argentella Mt. 2200 s.l.m. per la cresta Nord-Ovest, senza troppi compromessi e ripensamenti. Saliamo rapidi, dato che in cresta la neve è più “crostosa” e i nostri passi rompono con decisione il leggero strato superficiale. Dopo meno di un’ora siamo in cima. Incontriamo qualche escursionista e skialp che ammirano, come noi, lo spettacolo che anche qui offrono i monti Sibillini. La salita verso l’Argentella tramite il sentiero N°554 è molto frequentata, dato che tale itinerario si presta molto bene sia per vicinanza che per difficoltà. Foto di rito per immortalare il momento e iniziamo a scendere in direzione del valico di Forca Viola Mt. 1936 s.l.m. per intersecare il sentiero N°554 Arrivati a fonte delle Fate, coperta interamente dalla neve, ci spingiamo fino al omonimo casotto. Ora la via di discesa è naturale e con un’ora e mezza siamo nuovamente alla macchina godendo e apprezzando pienamente tale giornata, fatta di bellezza, scenari unici e allo stesso tempo colma di amicizia, con il meritato e gratificante “Bombardino” finale!

Da Capanna Ghezzi per anello Cima di Palazzo Borghese - Monte Argentella (Earth)
Da Capanna Ghezzi per anello Cima di Palazzo Borghese – Monte Argentella (Earth)
Da Capanna Ghezzi per anello Cima di Palazzo Borghese - Monte Argentella
Da Capanna Ghezzi per anello Cima di Palazzo Borghese – Monte Argentella

Attrezzatura e Difficoltà:

Escursione invernale con manto nevoso abbondante ma non trasformato. Forte escursione termica e notevoli accumuli spazzati dal forte vento. Neve leggermente più ghiacciata in cresta verso l’Argentella.

Ramponi – Piccozza

Dati escursione:

Traccia Gps tramite Wikiloc: Da Capanna Ghezzi per anello Cima di Palazzo Borghese – Monte Argentella

Punto di inizio escursione:

  • Lunghezza complessiva: Km 15
  • Tempo di percorrenza: 6 ore
  • Quota partenza: Mt 1450
  • Quota Arrivo: Mt 2145-2200 (Cima Palazzo Borghese-Cima dell’Argentella)
  • Grado escursione: E
  • Dislivello Salita: Mt 1163
  • Dislivello Discesa: Mt 1183
  • Previsione meteo: Cielo terso, poche nubi solo prima dell’alba e assenza di vento.

Foto

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