Da Foce di Montemonaco a Monte Porche

  • 24-02-2019

Descrizione escursione:

Anche oggi abbiamo cercato una giornata di grande impatto montuoso e di conseguenza i monti Sibillini si sono espressi al meglio per sviluppare un giro ad anello tra linee di cresta e vette scolpite dal forte vento. Il Monte Porche 2233 Mt s.l.m. è stata la nostra cima di riferimento e in condizioni invernali non per niente semplice da raggiungere. Abbiamo scelto di attaccarlo dal parcheggio posto prima di Foce di Montemonaco 930 Mt s.l.m. impegnando il sentiero N°154 che sale per il fosso Zappacenere fino a fonte Santa Maria. Da subito il manto nevoso è stato buono e le nostre aspettative sono aumentate notevolmente. I nostri passi si sono sviluppati lungo il sentiero in maniera rapida e decisa. Messi i ramponi ai piedi ed impegnato un traverso con estrema sicurezza, con poco più di un’ora ci siamo ritrovati sopra Fonte dell’Acero. Il meteo è stata l’unica mancanza di tale giornata, infatti più la nostra quota aumentava, più le condizioni peggioravano. A circa quota 2000 Mt la nostra visibilità era pari a zero e il vento in costante aumento. La linea di cresta non era visibile e solo il nostro dispositivo GPS era in grado di farci localizzare con esattezza la cima del Monte Porche. Qui la decisione di continuare a salire ha vacillato di molto, perché oltre la fitta nebbia anche la temperatura ed il vento sono andate a peggiorare. Sprazzi rapidi di aria impetuosa che muovevano la coltre di nebbia che ci avvolgeva, ci aprirono improvvisamente la direzione da seguire e la cresta che collega Vallelunga al Porche ben più visibile e delineata. Da qui, anche se il vento continuava a soffiare impetuosamente e la nebbia non ci mollava un istante, raggiungiamo la linea con decisione. In cresta il vento e la temperatura decisamente sotto lo zero ci fanno capire che raggiungere la vetta non sarà cosa facile. Decisi e concentrati, passo dopo passo, arriviamo al Porche. Qui il forte vento non ci dà tregua ma ugualmente ci fermiamo ad ammirare, tra le nubi, il versante opposto. La Priora, il Berro, Passo Cattivo, Vallinfante e in lontananza tutta la catena del Bove ci fanno dimenticare per un attimo la condizione che ci avvolge. Soddisfatti ed infreddoliti iniziamo la discesa diretti verso il valico di passo di Sasso Borghese. Qui la condizione meteo è migliore e anche le nostre sensazioni vanno di pari passo. Arriviamo con meno di un’ora sotto il Palazzo Borghese, che ammiriamo nel suo aspetto dolomitico avvolto tra nubi impetuose. La nostra via di rientro è morbida e decisamente rapida. Imbocchiamo il bosco del fosso il Canale e con un’ora e mezza siamo di nuovo alla macchina, concludendo un giro ad anello di grande impatto con difficoltà meteorologiche ed alpinistiche da non sottovalutare.

Da Foce di Montemonaco a Monte Porche (Earth)
Da Foce di Montemonaco a Monte Porche (Earth)
Da Foce di Montemonaco a Monte Porche
Da Foce di Montemonaco a Monte Porche

Attrezzatura e Difficoltà:

Escursione invernale con condizioni della neve ottimali e pendii di 45°/50° (PD-) da impegnare con cautela. Manto nevoso stabile e consistente/compatto fin dai primi passi e traversi agibili fino in vetta.

Ramponi – Piccozza

Dati escursione:

Traccia Gps tramite Wikiloc: Da Foce di Montemonaco a Monte Porche

Punto di inizio escursione:

  • Lunghezza complessiva: Km 10.8
  • Tempo di percorrenza: 7 ore
  • Quota partenza: Mt 930
  • Quota Arrivo: Mt 2233
  • Grado escursione: EEAi
  • Dislivello Salita: Mt 1401
  • Dislivello Discesa: Mt 1397
  • Previsione meteo: Cielo parzialmente nuvoloso alla partenza e in continuo peggioramento sopra i 1500 Mt. Vento con raffiche fino a 80 km/h in vetta.

Foto

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