Da Foce di Montemonaco a “Sarà Una Letizia”

  • 18-01-2020

Descrizione escursione:

Giornata che ti segna nel bisogno di viverla pienamente e senza compromessi per ammirare la natura in se per se e capire quanto essa sia meravigliosamente unica nel creare agli occhi di noi mortali spettacoli così incredibili. Oggi abbiamo cercato e trovato lo scenario invernale per eccellenza, dove il silenzio e forza del ghiaccio si legano insieme per fermarsi nel tempo e immortalare nello spazio un qualcosa di magico. Oggi siamo al cospetto di “SARA’ UNA LETIZIA”. Questa cascata ghiacciata trova ogni anno una conformazione particolare, in base alla stagione e all’intensità del freddo. Qui essa si modifica, si forma e si adatta al terreno circostante. In questa stagione, scarsa di precipitazioni nevose, il ghiaccio e il Water Ice si sono presi una fetta importante per creare certi scenari. Qui oggi proprio il solo ghiaccio era in predominanza, dato che la neve è apparsa solo sopra i 1700 Mt di quota. Partiti mattina presto dal piccolo e deserto, come spesso accade in questa stagione, borgo di Foce di Montemonaco 1000 Mt s.l.m. ci siamo diretti verso la strada brecciata e successivamente verso i piani della Gardosa. Siamo solo in due, dato che la giornata scelta è un sabato e in molti del gruppo sono impegnati. Qui naturalmente il nostro passo è rapido e senza grosse soste. L’ambiente non sembra per niente invernale e i prati sembrano di verde spento a modi autunno. Arrivati all’ultima evidente fontana sul pianoro, prima delle “Svolte” ci fermiamo pochi istanti ad osservare il solito getto d’acqua che spruzza verso l’alto a modi Geyser, che richiama d’inverno, molti visitatori. Lo scenario comunque quest’anno è meno significativo per mancanza di neve che rende il tutto più spoglio. Saliamo ancora e lasciando l’evidente sentiero che conduce alle svolte e successivamente alla valle del Lago di Pilato, prendiamo la via che ci conduce liberamente verso la destra orografica della valle. Il fosso della Tagliola è il canale da risalire e qui il pendio e il dislivello da affrontare è di certo più ostico. La via non è del tutto naturale e saliamo seguendo il disegno del fosso stesso. Siamo a quota 1400 Mt e dritti a noi più in alto nasce il corso d’acqua che da origine alla cascata. Ora l’ambiente cambia notevolmente e tutti i piccoli listelli d’acqua diventano di un ghiaccio unico. Andando avanti la direzione è semplice perché il canale completamente chiuso di un manto cristallino, ci indica la via da seguire. Ora occorre l’attrezzatura da ghiaccio per stare in sicurezza e senza problemi. La prima piccola colata da superare non è difficilissima e agevolmente con picca e ramponi ce la lasciamo alle spalle. Risalendo ancora, il ghiaccio aumenta, sia di consistenza che di spessore. Le picche entrano senza lasciar la presa e i nostri passi si legano con il ghiaccio sotto i nostri piedi. Sono passate due ore scarse dalla nostra partenza. Ci siamo…lo spettacolo di Sarà una Letizia è dinanzi a noi a quota 1550 Mt s.l.m. Stupore, meraviglia e attrazione verso la natura che è capace di fare tanto con semplicità. Vi arriviamo sotto con determinazione e voglia di ammirarla da vicino. Senza indugiare ancora, leviamo gli zaini dalle spalle e iniziamo a sentire il ghiaccio appoggiandoci e toccandolo con le picche. Granitico, resistente e abbagliante. Il colore di un azzurro quasi marino ci affascina sempre più ad ogni colpo di piccozza. I ramponi entrano a sufficienza ma l’attenzione è al massimo per non distrarsi un attimo e tenere sempre in tiro mani e piedi. Arriviamo al primo basamento proprio sotto il verticale da dove inizia la colata massima. Qui il meteo non è dei migliori e “giocando” un po’ sugli spigoli laterali, cerchiamo di superare le asperità verticali tracciando altre vie sul dritto. Quest’oggi senza materiale alpinistico dietro non possiamo osare di più e decidiamo che questa ricognizione è stata di buon auspicio. Ora alziamo il pendio limitrofo sulla sinistra, in un ambiente misto che ci provoca qualche problema, dato che le condizioni non sono ottimali. Altre colate da impegnare con un angolo di inclinazione pari al 65° su neve e ghiaccio vetrato. Qui è sempre massima la concentrazione dato che tali condizioni possono risultare fatali per qualsiasi persona esperta e non che impegna le montagne in generale. Altri passi con i ramponi costantemente in presa e siamo fuori dalle asperità. Intercettiamo il sentiero Cai N°152 che scende a Foce. Impegnato fin da subito scende prima verso Fonte Fredda (coperta completamente da ghiaccio e neve) e prosegue poi verso valle. Solo dei piccoli traversi innevati ci richiedono ulteriore attenzione. Scendendo ancora la neve ci abbandona e la via che entra nel bosco è finalmente ben delineata. Tale via non è proprio rapida, infatti il sentiero fino a Foce sembra interminabile. Comunque tutto lo spettacolo di madre natura che abbiamo veduto ci ripaga delle fatiche fatte e ci aiuta a metabolizzare nettamente le emozioni di tale esperienza.

La cascata “Sarà una Letizia” offre un ambiente superlativo, ma ad ogni stagione invernale i fattori di neve e ghiaccio possono cambiare radicalmente. In alcune stagioni l’avvicinamento può risultare più comodo e meno alpinistico, dove la risalita sul fosso può essere più agevole quando i salti sono carichi di neve che compattandosi forma scalini “semplici” da salire. In altre condizioni, tali salti possono risultare completamente ghiacciati e lì la salita risulta essere completamente differente, con dotazioni e capacità tecniche complesse che richiedono esperienza alpinistica e conoscenza dell’ambiente montano. La relazione odierna è stata solo di ricognizione e le foto riportate sono di giornate e annate differenti. In alcuni casi abbiamo portato con noi tutta l’esperienza e il materiale necessario per salire la cascata in completa sicurezza, rendendo l’escursione pienamente alpinistica, rivolta, come si dice in gergo, all’Ice-Climbing vero e proprio. 

Da Foce di Montemonaco a "Sarà una Letizia" (Earth)
Da Foce di Montemonaco a “Sarà una Letizia” (Earth)
Da Foce di Montemonaco a "Sarà una Letizia" (Earth)
Da Foce di Montemonaco a “Sarà una Letizia” (Earth)
Da Foce di Montemonaco a "Sarà una Letizia"
Da Foce di Montemonaco a “Sarà una Letizia”
Da Foce di Montemonaco a "Sarà una Letizia"
Da Foce di Montemonaco a “Sarà una Letizia”

Attrezzatura e Difficoltà:

Escursione invernale con poca neve. Ghiaccio di notevole importanza dalla base del Fosso della Tagliola, da dove nasce proprio la cascata. Pericolo valanghe con fattore 1 (Debole).

Fattore tecnico Cascata:

  • Sviluppo avvicinamento: poco più di 3 Km
  • Orario avvicinamento: 2.00 ore circa in base all’innevamento
  • Difficoltà: III/5
  • Sviluppo: 35 m circa
  • Quota: 1600 m circa
  • Sosta a dadi sulla sinistra della cascata
  • Esposizione: Nord-Nord Ovest

Ramponi – Piccozza – Casco – Imbrago – Corda (70m) – Materiale alpinistico

Dati escursione:

Traccia Gps tramite Wikiloc: Da Foce di Montemonaco a “Sarà una Letizia”

Punto di inizio escursione:

  • Lunghezza complessiva: Km 8.5
  • Tempo di percorrenza: 4/5 ore
  • Quota partenza: Mt 1000
  • Quota Arrivo: Mt 1763
  • Grado escursione: EEAi
  • Dislivello Salita: Mt 811 (Giro ad anello con risalita verso Fonte fredda) – Mt 610 (Andata e ritorno classico sul fosso della Tagliola)
  • Dislivello Discesa: Mt 811 (Giro ad anello con risalita verso Fonte fredda) – Mt 610 (Andata e ritorno classico sul fosso della Tagliola)
  • Previsione meteo: Cielo in prevalenza coperto e nubi in aumento con precipitazioni nevose deboli sotto la cascata.

Foto

  • 18-01-2020

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